A seguito dell'approvazione della Legge 508/99, più nota come Legge di Riforma dei Conservatori, l'Associazione si convenziona con il Conservatorio di Musica "A. Steffani" di Castelfranco Veneto.

Agli insegnamenti classici si affiancano le nuove cattedre dedicate alla musica moderna: Piano jazz, Chitarra moderna, Batteria, Basso, Saxofono e Canto moderno.

La Scuola assume lo stato giuridico di Associazione, con il nome di Associazione per l’Istituto Musicale «Opitergium», dotandosi di nuovo Statuto e di Consiglio di Amministrazione.

La sede passa, dopo che un incendio rovinoso distrugge parte del tetto e degli interni, da palazzo Foscolo ad uno stabile di via Garibaldi, successivamente alla casa padronale Levada, in via D’Annunzio,

Prende il via la prima stagione concertistica che da allora, con qualche breve interruzione, caratterizza la vita culturale dell’Istituto e della città.

Fondazione della Scuola su iniziativa dei maestri Fabrizio e Lydia Visentin, che trovano nell’allora parroco della città, mons. Domenico Visintin, un entusiasta sostenitore del progetto.